Teologia della liberazione, per i poveri o per la povertà ?

Teologia della liberazione, per i poveri o per la povertà ?

         In un libro recentemente pubblicato, il generale Ion Mihai Pacepa, il più alto ufficiale del KGB ad aver mai disertato da un paese del blocco sovietico per passare all’Occidente, afferma che la cosiddetta “Teologia della liberazione” fu concepita dai servizi segreti sovietici, salvo poi essere inoculata nella Chiesa. L’accusa, rigorosamente documentata, è così sbalorditiva che perfino  Hollywood se ne è impadronita, annunciando per il 2016 un film sull’argomento…

Qualche giorno fa, l’8 maggio, il sacerdote peruviano Gustavo Gutiérrez, capofila di questa corrente, ha risposto nientedimeno che dalle pagine dell’“Osservatore Romano“.

Cos’è la “Teologia della liberazione”, sulla quale proprio in questi giorni si molteplicano le polemiche?

“Ciò che proponiamo è marxismo, materialismo storico, nella teologia” (Leonardo Boff, teologo, 1988)

Eppure, questa teologia è oggi proposta e difesa perfino ai più alti livelli: “Definitivamente e solennemente ‘sdoganata’ dal Vaticano la Teologia della liberazione” (Giuseppe Rusconi, vaticanista, 2014).

Si tratta di un fenomeno solo latinoamericano? Oppure attecchisce in Europa, dove trova le sue origini e i principali sviluppi?

Quali rapporti esistono fra questa corrente e la “Massoneria cattolica” esaltata, nel 1907, dal modernista Antonio Fogazzaro?

 

Per illustrare questi e altri argomenti, siamo lieti di invitare la S.V. alla conferenza:

 

Teologia della liberazione:

per i poveri o per la povertà?

 

che si terrà lunedì 8 giugno p.v. alle ore 21,00

Auditorio Ambrosianeum

Via delle Ore, 3 – Milano (centro)

 

Interverranno:

Ettore Gotti Tedeschi, banchiere ed economista

Massimo de Leonardis, Direttore Dipartimento di Scienze Politiche,
Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano

 

Presenta: Diego Zoia, Presidente Fondazione Cajetanus

 

Nel corso del convegno sarà presentato il libro di Julio Loredo, «Teologia della liberazione: un salvagente di piombo per i poveri» (Cantagalli, 2014).

Interverrà l’autore.